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La spiegazione del fenomeno è tutt'altro che semplice, e le opinioni in merito sono discordanti. Uno degli studi più accreditati è quello dello psicologo statunitense Randolph Blake, della Northwestern University.
Egli ha analizzato lo spettro del suono delle unghie sulla lavagna e lo ha separato nelle diverse frequenze da cui è composto. Poi ha eliminato di volta in volta alcune di esse chiedendo a un gruppo di volontari se provavano disagio. Ne è emerso che sono le frequenze centrali del suono, quelle comprese tra i 2000 e i 4000 hertz, a essere quelle più insopportabili.
Per scoprire il motivo di tanto fastidio, Blake ha passato in rassegna una serie di suoni e rumori della natura e di animali e ha scoperto che lo spettro sonoro delle unghie sulla lavagna è lo stesso delle urla di allarme di alcuni primati come gli scimpanzé. E' quindi probabile che questo suono ci faccia venire i brividi perché ci ricorda un segnale di allarme che doveva scatenare una reazione di difesa o di fuga nei nostri lontani progenitori. Pur variando in base alla sensibilità di ciascuno, questo tipo di brivido si tratterebbe perciò di una reazione biologicamente connaturata nel nostro organismo.