Basse-bassete
(lucciole- Lampyris noctiluca)
Int'e seire d'estae, da figliöi, andavimu int'e aurive a scure e basse-bassete, abasurai da ste lüxete ch'i s'açende e i s'asmorça.
(Nelle sere d'estate, da bambini, andavamo tra gli ulivi a rincorrere le lucciole, stregati da queste lucette che si accendono e si spengono.)
Racconta un poeta dialettale, Dionisio Bono (Isio), che si definiva con l'espressione scherzosa "vermu de San Martin"una lampadina da 25 watt, o forse meno, che illuminava poco più di se stessa, facendo riferimento alla lucciola femmina che emette una piccola luce , ma senza intermittenza, come invece fanno gli esemplari maschi.