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20100724
20091231
Anco 'l quarto
via | Daniele PasseriniLo diceva la nonna di un'amica blogger.
Il senso mi pare comprensibilissimo:
in generale un posto/pasto in più a tavola
per un nuovo ospite si trova sempre;
in particolare, riferito a un nascituro,
se una famiglia sta già tirando su tot figli
con qualche sacrificio saprà tirarne su un altro...
proverbio destinato all'oblio nell'Italia dei figli unici?
E data la ricorrenza, buon anno nuovo a tutti! :-)
Il senso mi pare comprensibilissimo:
in generale un posto/pasto in più a tavola
per un nuovo ospite si trova sempre;
in particolare, riferito a un nascituro,
se una famiglia sta già tirando su tot figli
con qualche sacrificio saprà tirarne su un altro...
proverbio destinato all'oblio nell'Italia dei figli unici?
E data la ricorrenza, buon anno nuovo a tutti! :-)
20090711
Strangozzi o strozzapreti
via | Daniele Passerini
Li conoscevo come strangozzi o al più strozzapreti, squisiti con ogni tipo di sugo, dal ragù al tartufo... slurp! Un salto su wikipedia m'ha fatto scoprire un mondo di varianti! Gli strangozzi sono una pasta lunga a sezione quadrata o rettangolare, tipica dell'Umbria (specie tra Foligno e Spoleto), ma diffusi anche nelle Marche e nel Lazio. A seconda delle zone vengono chiamati stringozzi, strengozzi, strengozze, strozzapreti e, nel ternano, ciriole.
Si tratta di un prodotto 'povero': assomigliano ai tagliolini, ma non sono all'uovo. Tradizionalmente si realizzano a mano, impastando farina di grano tenero, acqua, sale e stendendo una sfoglia spessa 2-4 mm, tagliata a strisce larghe circa 4 mm e lunghe circa 30 cm. Considerata la forma, per alcuni il nome strangozzi deriverebbe dalle stringhe da scarpe che i rivoluzionari, nello Stato Pontificio, usavano per strangolare i preti: quindi una fusione tra le parole 'stringa' e 'strangolare', donde le varianti strozzapreti e persino strangolapreti.
Si tratta di un prodotto 'povero': assomigliano ai tagliolini, ma non sono all'uovo. Tradizionalmente si realizzano a mano, impastando farina di grano tenero, acqua, sale e stendendo una sfoglia spessa 2-4 mm, tagliata a strisce larghe circa 4 mm e lunghe circa 30 cm. Considerata la forma, per alcuni il nome strangozzi deriverebbe dalle stringhe da scarpe che i rivoluzionari, nello Stato Pontificio, usavano per strangolare i preti: quindi una fusione tra le parole 'stringa' e 'strangolare', donde le varianti strozzapreti e persino strangolapreti.
20090701
'l gir del macinello
via | Daniele Passerini
Nei giardini del lungolago di San Feliciano sul Trasimeno (PG) vi è una antica macina da mulino detta il macinello. È tradizione che fare un giro intorno al macinello porti fortuna e faccia ritornare in questo piacevole luogo, per cui all'assiduo frequentatore di San Feliciano si usa dire:
"ma che hai fatto, 'l gir del macinello?"
20090305
Proverbio della Candelora
via | Daniele PasseriniLa Madonna Candelora
dell'inverno semo fora,
ma se piove o tira vento
dell'inverno semo dentro;
sole o solicello quaranta dì d'invernicello.
Celebre proverbio di cui esistono numerose versioni e varianti regione per regione: se il 2 febbraio il clima è mite il resto dell'inverno sarà clemente, se è rigido lo sarà anche il resto della stagione. Anche nel presente inverno si è dimostrato attendibile!
vedi anche: candelora
20090215
Ti sei cotto un ovo!
via | Daniele Passerini
Es. Anna dice all'amica: "Ha insistito, insistito... alla fine glielo dato il mio numero"; e l'amica: "A quello! Ma sei scema! Lo sanno tutte che è un molestatore telefonico: ti sei proprio cotta un ovo!"
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