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hmm un amico Veneto di mio papà diceva vernengo ,penso sia quello il termine in Italiano http://ricette.doctissimo.it/dizionario-di-cucina/vernengo.html
esatto, il termine'vernengo' l'ho sentito quando ero 'adolescente' , anche in un caseificio delle montagne reggiane,..su da Canossa, se non ricordo male
Vernengo (invernale) era il nome suffisso del formaggio Parmigiano-Reggiano che si contrapponeva al Maggengo (resto dell'anno-estivo) prodotte durante il periodo invernale caratterizzate da una alimentazione delle vacche fatta esclusivamente con foraggio secco (conservato) e durante il periodo dei parti. La caratteristica principale era il colore, generalmente più chiaro (mancavano i carotenoidi dell'erba fresca) e il maggiore contenuto di grassi per cui l'invecchiamento era maggiormente prolungabile, una pasta più morbida e delicata come gusto. Per motivi commerciali questa differenziazione è stata eliminata pur esistendo di fatto ancora per gli intenditori.
ti ringrazio Ce,..pensa te, entrambi i miei nonni producevano duramente (per la par condicio!!) uno il Grana P. e l'altro Parmigiano-Reggiano,..ma è un piacere leggere le tue lezioncine sui processi produttivi:)....cmq il suffisso Engo non deriva dal Latino purtroppo ,..anche se ti dispiacerà, immagino:)
Verissimo! Peccato che i linguisti non siano ancora d'accordo sul fatto se"engo"(come "ingo" e"enco") sia un suffisso longobardo o invece prelatino, delle popolazioni che abitavano il nord Italia.
7 comments:
Immagino non ci sia una vera traduzione in Italiano per il nome di questo grana. O no?
hmm un amico Veneto di mio papà diceva vernengo ,penso sia quello il termine in Italiano
http://ricette.doctissimo.it/dizionario-di-cucina/vernengo.html
Anche nelle campagne parmensi si chiamava 'vernengo' il parmigiano invernale.
esatto, il termine'vernengo' l'ho sentito quando ero 'adolescente' , anche in un caseificio delle montagne reggiane,..su da Canossa, se non ricordo male
Vernengo (invernale) era il nome suffisso del formaggio Parmigiano-Reggiano che si contrapponeva al Maggengo (resto dell'anno-estivo) prodotte durante il periodo invernale caratterizzate da una alimentazione delle vacche fatta esclusivamente con foraggio secco (conservato) e durante il periodo dei parti. La caratteristica principale era il colore, generalmente più chiaro (mancavano i carotenoidi dell'erba fresca) e il maggiore contenuto di grassi per cui l'invecchiamento era maggiormente prolungabile, una pasta più morbida e delicata come gusto. Per motivi commerciali questa differenziazione è stata eliminata pur esistendo di fatto ancora per gli intenditori.
ti ringrazio Ce,..pensa te, entrambi i miei nonni producevano duramente (per la par condicio!!) uno il Grana P. e l'altro Parmigiano-Reggiano,..ma è un piacere leggere le tue lezioncine sui processi produttivi:)....cmq il suffisso Engo non deriva dal Latino purtroppo ,..anche se ti dispiacerà, immagino:)
Verissimo! Peccato che i linguisti non siano ancora d'accordo sul fatto se"engo"(come "ingo" e"enco") sia un suffisso longobardo o invece prelatino, delle popolazioni che abitavano il nord Italia.
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