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Dalle mie parti invece scarpìa non è ragnatela/rete ma, un "filamento" materializzato di polvere vecchia/stantia. Comunque come "freschin" è di difficile traduzione.
mi permetto di dissentire. "scarpía" è "ragnatela". quello che dici tu, il laniccio che si forma sotto letti e divani per dire, si chiama (pluralia tantum) gati, vale a dire "gatti"... termine evocativo...
Allora concordo sui "gati" che "vivono" sotto i letti o comunque a terra, ma quelli che penzolano dal soffitto si chiamano "scarpie" e no "gati volanti" :-)
dissertazione sulla polvere appesa dove si postula che: la polvere che sembra pendere dal soffitto essendo polvere non ha possibilità di penzolare se non carpita da ragnatele...
Pur avvalorando lo studio descritto nel commento precedente, ad un referendum effettuato oggi pomeriggio (quello sul nodo Alfano può attendere), il risultato non sorprendente è stato che, la tesi per cui “scarpie” sia da attribuirsi a delle “ragnatele” è stata bocciata, ed ha valso quella per cui “scarpie” altro non sono che dei parenti stretti dei “gati”. Concludo affermando quanto segue: se da un lato puramente scientifico, scarpia è uguale a ragnatela, nell’usabilità quotidiana del termine, almeno qui nel veneziano, per scarpia non si intende ragnatela.
dice che: Ragnatela e Scarpia sono le facce della stessa medaglia. Ragnatela è poesia, scarpia no, ragnatela è perfetta, scarpia no, ragnatela porta guadagno, scarpia no, la scarpia si leva, la ragnatela no, ragnatela è la causa, scarpia è l'effetto. La ragnatela e la scarpia sono la stessa cosa.
Se posso intromettermi. Scarpia viene pure usato per indicare quei resti di materiale biancastro che al mattino si trovano attorno agli occhi. Il termine ragnatela viene reso in veneto con tre diverse accezioni: scarpia; tarajna; ragnate£a. Laddove scarpia e tarajna sono veneto puro mentre ragnate£a è il calco venetizzato dall'italiano che oggi si usa molto secondo l'uso per cui si dice: goto, piron, sculiero e corte£o ma si ha anche il calco in uso dal venetizzare l'italiano in: bicere, forketa, cuciaro, colte£o.
Credo che "scarpìe", derivato da "carpire" significhi precisamente "ragnatela" e niente altro. La "polverosità" è sicuramente un attributo successivo, e non universalmente usato, tanto più che una ragnatela polverosa difficilmente riesce a "carpire" qualche preda. E' vero che questo termine è usato per indicare anche le cispe degli occhi, come è pure usato, con lo stesso significato,"sgarbeìni" o, più semplicemente,"sporchessi dei oci"
13 comments:
Dalle mie parti invece scarpìa non è ragnatela/rete ma, un "filamento" materializzato di polvere vecchia/stantia.
Comunque come "freschin" è di difficile traduzione.
mi permetto di dissentire. "scarpía" è "ragnatela". quello che dici tu, il laniccio che si forma sotto letti e divani per dire, si chiama (pluralia tantum) gati, vale a dire "gatti"... termine evocativo...
Allora concordo sui "gati" che "vivono" sotto i letti o comunque a terra, ma quelli che penzolano dal soffitto si chiamano "scarpie" e no "gati volanti" :-)
Referendum?
dissertazione sulla polvere appesa dove si postula che: la polvere che sembra pendere dal soffitto essendo polvere non ha possibilità di penzolare se non carpita da ragnatele...
Pur avvalorando lo studio
descritto nel commento precedente,
ad un referendum effettuato
oggi pomeriggio (quello sul nodo
Alfano può attendere), il risultato
non sorprendente è stato che,
la tesi per cui “scarpie” sia
da attribuirsi a delle “ragnatele”
è stata bocciata, ed ha valso
quella per cui “scarpie”
altro non sono che dei
parenti stretti dei “gati”.
Concludo affermando quanto segue:
se da un lato puramente
scientifico, scarpia è uguale a ragnatela, nell’usabilità
quotidiana del termine,
almeno qui nel veneziano,
per scarpia non si intende ragnatela.
Comunque scarpie o ragnatee
xe mejo cavarle! :-)
"OH SCARPIAAAAAA....DAVANTI A DDDIOOOOOOOO!"
fino ad oggi era l'unico scarpia che conoscessi ;)
buona domenica emme!
dalle mie parti "scarpie" e "ragnatee" pari sono, con la differenza che le scarpie sono ragnatele cariche di polvere... roba da far sparire comunque!
Tlareda [modenese]. non si distingue se bella o carica di pulviscolo
ciao
dice che: Ragnatela e Scarpia sono le facce della stessa medaglia.
Ragnatela è poesia, scarpia no, ragnatela è perfetta, scarpia no, ragnatela porta guadagno, scarpia no, la scarpia si leva, la ragnatela no, ragnatela è la causa, scarpia è l'effetto.
La ragnatela e la scarpia sono la stessa cosa.
Se posso intromettermi.
Scarpia viene pure usato per indicare quei resti di materiale biancastro che al mattino si trovano attorno agli occhi.
Il termine ragnatela viene reso in veneto con tre diverse accezioni:
scarpia; tarajna; ragnate£a.
Laddove scarpia e tarajna sono veneto puro mentre ragnate£a è il calco venetizzato dall'italiano che oggi si usa molto secondo l'uso per cui si dice: goto, piron, sculiero e corte£o ma si ha anche il calco in uso dal venetizzare l'italiano in: bicere, forketa, cuciaro, colte£o.
La roba che se forma intorno ai oci se cima sgarbeini!
Credo che "scarpìe", derivato da "carpire" significhi precisamente "ragnatela" e niente altro. La "polverosità" è sicuramente un attributo successivo, e non universalmente usato, tanto più che una ragnatela polverosa difficilmente riesce a "carpire" qualche preda.
E' vero che questo termine è usato per indicare anche le cispe degli occhi, come è pure usato, con lo stesso significato,"sgarbeìni" o, più semplicemente,"sporchessi dei oci"
Bellissima se ciama sgarbee
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