20091130

su alto

al piano di sopra

mammeta è su alto = tua madre è al piano di sopra

chiovole

nocche

20091128

Mille e una pentola

Tjéll (pentola)
Sottogeneri della tjell sono tutti questi sotto

Pignàtt' (pentola alta)

Callàr (casseruola)

Schìf (teglia)



Guantìr (vassoio)


Bichénc/Bicònc (Conca)



Per i recipienti:

- Coc'm (ciotolina)
- Caccavéll (bacinella, recipiente in rame)
- Vazzìj (recipiente in ceramica per servire la pasta)


E adesso tutti in cucina!

ben ben fioi

disegno di Valentina Grassini

ben ben fioi, 'ndemo,
sète par leto
sète par logo
sète impisemo el fogo
sète 'ndemo
sète stemo
sète a guardia ai ladri faremo...

La ricordo ancora questa tiritera che mio padre mi raccontava quando ero piccolina.
Era la finta esortazione della vecchietta, sola in casa, che in questo modo sperava di scoraggiare i ladruncoli creduloni che ascoltavano alla finestra.
Per me, allora, la vecchina rappresentava il massimo dell'astuzia...

spigasso

openclipart.org
spigasso (s.m.) | scarabocchio

20091127

garognla

garognla, carognla | caviglia

parastronsi

parastronsi = scarabeo stercorario.

Francesco Masala (3/5)

Pregadoria de sos messadores

Custa est sa terra nostra,
ue su entu solopu,
che una falche de fogu,
mèssada sas ispigas ruinzadas.
Làgrimana sos sulcos
sutta sos pedes nudos
de sos fizos ch’ispigan,
rumasos che runzinos,
peleados che burricos:
chie no messat, ispigat.
[...]


Preghiera dei mietitori

Questa è la nostra terra,
dove il vento del sud,
come una falce di fuoco,
miete le spighe arrugginite.
Piangono i solchi
sotto i piedi scalzi
dei nostri figli che spigolano,
magri come ronzini,
rassegnati come asini:
chi non può mietere, spigola.
[...]



1/5, 2/5, 3/5, 4/5, 5/5

gargamello


gola, esofago

20091126

zuccarino


zuccarino, zuccherino | anguria


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similia tag | pasteca

bastigna


bestemmia


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similia tag | móccolo

ganzi e ganze

Innanzi tutto, mi scuso per la foto. Posso immaginare che i maschietti avrebbero preferito Angelina Jolie, Penelope Cruz o Scarlett Joahnsson ma, non essendo predisposta a scervellarmi, e dovendo trovare un'immagine che ben sintetizzasse il concetto di ganza, mi è venuta in mente lei. La Ganza per eccellenza (alla fine l'ha spuntata facendosi impalmare dall'amato Carlo ma, nell'immaginario collettivo, ganza era e ganza è rimasta).
Chiaramente, non mi riferisco all'accezione più conosciuta del termine ganzo in quanto aggettivo (troppo scontato, lo conoscono tutti). Bensì al sostantivo, che indica l'amante.
Ma Piero e l'Antonella stanno ancora insieme?
Sì! Anche se lù c'ha la ganza e lo sanno tutti!
Talvolta, la ganza (o il ganzo) non è propriamente l'amante in quanto colei che intesse una relazione con il fedifrago ma, più semplicemente, una persona con cui si ha una relazione non troppo seria. Un po' promiscua, un pò "easy". O non ufficializzata.

rena

sabbia

caluggino

calùggino (s.m.), calùggina (v.intr.) | lampo

stasera caluggina m'bon pò! = questa sera c'è una forte tempesta di lampi

pajaro

pajàropajàro, pajàra | pagliaio

20091124

trono

tuono

brusìn

brusìn

brusìn, brusadìn | odore/sapore di bruciaticcio

20091123

masaro

màsaromaschio dell'anatra, germano reale

20091122

Scalpuli

Scalpulì


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similia tag | bagat ¬ calegaro

20091121

Wikiliva, l'enciclopedia degli Ascolani


Oggi, vi segnalo un "serbatoio" di parole, modi di dire, filastrocche ecc in dialetto ascolano... ;-)

Vi devo specificare che molte parole, benchè graficamente simili, hanno la pronuncia completamente diversa, per accenti e/o per pronuncia delle vocali tra la città di Ascoli e dintorni e la Città sulla Costa e zone limitrofe... tant'è che all'epoca che le due squadre giocavano i derby, si riconoscevano le diverse tifoserie dal modo di pronunciare la parola "biscotto"... I cittadini del Capoluogo pronunciano " b'scuott' ", mentre i sambenedettesi, " B'scutt' ".

C'è animosità al di là del campanilismo, tra le due cittadine, una cosa così assurda ai giorni nostri. Ma è una cosa che tratterò, forse, su mio blog principale, prima o poi! Qui non è il caso di fomentare risse! ;-)

20091120

se' de sorbo


esse de sorbo = essere duri di comprendonio

faliva

falìva

jpg
scintilla, favilla...

jpg... o fiocco di neve.


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similia tag | falìa

20091119

un batti pari

Norman/Anthony Perkins di Psycho, un batteva pari di sicuro.

Detto ciò, mi pare ovvio che chi un batte pari, è qualcuno fuori di testa. Che, insomma, non ha tutte le rotelle a posto!

carobèra

Carobèra = topaia, catapecchia, stamberga

20091118

guazzera

guazzera, guazzra | rugiada

20091117

indormia

indòrmia (s.f.)
  1. anestesia, anestetico; sonnifero.
  2. datura stramonium [Plantae | Magnoliphyta | Magnoliopsida | Solanales | Solanaceae | Datura | Datura Stramonium]. Nomi comuni: Stramonio, erba del diavolo, erba delle streghe, indormia, noce spinosa.

20091116

Uàzza

Nebbia

Mille gocce d'acqua che al mattino ti stringono le ossa, come ferro gelido sugli occhi, la Uàzza scende dai colli e ti sale addosso. Il sole d'inverno è la gemma preziosa che ne fa svanire l'incanto.

Falia

Falìa:

scintilla...

... o fiocco di neve.


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similia tag | falìva

20091115

póntego

póntego (s.m.) | topo, ratto
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similia tag | pòndga
, tarpóne,

20091114

duelle

da nessuna parte

tu qui n'gin' duelle = in questo modo non risolveremo nulla, in questo modo non andiamo da nessuna parte

n'so gì duelle = non sono andato da nessuna parte

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similia tag | nisiògo

20091113

gòto


gòto (s.m.) | bicchiere
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similia tag | goto

20091112

Francesco Masala (2/5)

Cantone de sas ispigadoras

Su sole, a manzanile, si nde pesat
dae ucca de sas crabas
chi an dentes de oro
e, a sero, si che corcat
intro una losa de abba
[...]


Ballata delle spigolatrici

Il sole, all’alba, si leva
dalla bocca delle capre
che hanno i denti d’oro
e, a sera, muore
dentro una bara d’acqua
[...]



1/5, 2/5, 3/5, 4/5, 5/5

20091111

con il legno e con l'oro

Una mostra a Venezia che descrive la complessità e la ricchezza del lavoro di intagiadori, indoradori e batioro, antichi mestieri artigiani ancora oggi attivi a Venezia.
Nell'antica Scoletta dei battiloro a San Stae, gli eredi di queste tradizioni mostreranno il lavoro dal vivo in uno spazio didattico circondato da pezzi intagliati di maestri del passato e del presente, con particolare riferimento all'intaglio sulla gondola, alla doratura e alla "battitura" della foglia d'oro.

20091109

arsumijo

arsumijo, arsumianza | foto, fototessera


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similia tag
| sumeansa

tòco

pezzo


Tòco, tochetìn, tochéto = pezzo, pezzettino
dall'italiano "tòcca", pezzo di stoffa

Tòco de ebete = pezzo di cretino
Vate a butar un tòchetin = vai a riposarti un pò
Ze un tochéto che no te vedo = è un pò che non ti vedo

20091108

billo



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| pita ¬ pite&dindi

intrigo

intrigo (s.m.) | impiccio, intralcio, fastidio

intrigare: dare fastidio, intralciare
destrigare: rassettare; districare, risolvere
destrigàrse: affrettarsi

20091106

alorca

salire sopra a qualcuno o qualcosa

era montato alorca dal somaro = era salito in groppa al somaro

merangula

merangula, merangola | arancia

le cerque n'fon' le merangule = tale padre tale figlio


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similia tag
| naransa

20091104

pévare

openclipart.org
pévare, pévaro | pepe

20091103

bava

fortunato

bava = filo di nylon per pescare

aver bava/ti ga bava = avere fortuna/hai fortuna
che bava! = che fortuna!



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similia tag | bava

20091101

In dommu de su ferreri, schironi ‘e linna

Questo detto significa: a casa del fabbro, spiedo(i) di legno.
Come capita spesso nel mondo dei detti, dei proverbi ed in genere in quello del linguaggio colloquiale sardo, per veicolare uno o più significati di varia natura si ricorre ad una figura appartenente al mondo del lavoro.
Non di rado, le figure adottate provengono dal mondo artigiano, agropastorale ed operaio.
In questo caso, su ferreri cioè il fabbro è utilizzato come persona di cui non si mettono a priori in dubbio le capacità o le doti professionali, l’esperienza, la forza fisica ecc.
Del fabbro si discute invece il senso pratico o meglio, domestico; l’attitudine o sa gana, la voglia, la volontà di rendersi utile in famiglia.
In effetti, un fabbro che non sappia o non voglia forgiare degli spiedi metallici per sé o per i suoi, può suscitare s’arrisu, il riso ed essere canzonau, schernito.
Come capita spesso nelle culture popolari, assistiamo qui ad un rovesciamento di valori e di prospettiva (quel che di solito capita in occasione del Carnevale).
L’esperto artigiano è così abbassato al rango di allocco o come si dice nel sardo parlato a Cagliari e nel suo circondario, di balossu.
Allargando (di molto) il discorso, mi pare che nel folklore yiddish e nella stessa cultura ebraico-orientale vada per così dire in scena il tipo del dotto talmudista.
Il dotto in questione vien talvolta rappresentato come il classico Luftmensch (uomo delle nuvole, sognatore) che nelle questioni pratiche deve essere tratto d’impaccio dalla moglie (ah, le donne!).
Il filosofo danese Kierkegaard raccontava del tipico filologo (olandese, credo) che riceveva un aiuto simile dalla consorte…
Su questo tema sarebbe comunque interessante un confronto anche con altre/i del blog.
Domanda, quindi: nella vostra regione avete un equivalente del fabbro che a casa sua utilizza degli spiedi di legno? Voglio dire, un detto che possa essere avvicinato a questo? (il che è piuttosto probabile).
Comunque, per me il detto in dommu de su ferreri, schironi de linna può essere inteso in senso lato come uno sberleffo ai cosiddetti esperti

pirla

Così Wikipedia: termine in uso in molti dialetti di area lombarda ed emiliana (e in particolare nel dialetto milanese), in origine significante trottola (da cui anche il verbo pirlare, cioè gironzolare senza scopo) e poi passato a indicare l'organo sessuale maschile. Attualmente il lemma è utilizzato anche come insulto non particolarmente volgare, con la connotazione di "stupido". Una recente sentenza della Cassazione ha però stabilito che dare del pirla è lesivo dell'onore del destinatario.

 
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