Rosc
Mi presento oggi come nuovo collaboratore di questo blog, che definirei geniale. Da bravo inviato romagnolo (bolognese, ad esser precisi), incominciamo con uno dei termini più famosi di questa zona, che si usa spessissimo e in contesti diversi.
Rusco, in dialetto ròsc (con la s romagnola e la "c" dura), è la spazzatura, il pattume, 'a munnezza.
Oltre all'utilizzo quotidiano, in cucina o altrove, è facile sentirsi mandare a quel paese con un "Và mò a ròsc".
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11 comments:
benvenuto, paloz!
Paloz, certo che per il tuo esordio qui hai scelto una parola davvero profumata! :D
In bergamasco è scuadüra (quello che si scopa), o più semplicemente spórch (sporco).
Ciao ciao
Uguale uguale.
Posso dimezzare i post ora :-)
Benvenuto
Scoasse....una delle varianti venete
Paloz! ma guarda un pò chi si vede... ;-)
Benvenuto davvero.
ciao Paloz...un benvenuto anche da me!
Oilà! Paloz!
A Bari si chiama u' rimmate, italianizzato in rimmato. Ne ignoro l'etimologia.
Trovato questo post sull'argomento.
La parola Rusco ha un significato ben preciso.
Andrebbe scritta RUSCo, in quanto trattasi di acronimo.
Rifiuto
Urbani
Solidi
Comunali
Era il vecchio ente di gestione dell'immondizia a Bologna.
A proposito del RUSCO ... veramente io ho un'altra versione rispetto ad Anonimo che ha scritto nel novembre.
Per quel che so io, RUSCO deriva dal latino RUSCUS = pungitopo, cespuglio. Pare tutto sia nato dal "portala nel rusco" esclamazione con cui si diceva di buttare l'immondizia accanto al cespuglio del rusco.
Chissà se si riuscirà mai a sapere come é nata veramente questa parola che noi bolognesi diciamo ogni 3x2 (vai a rusco !!! Tra il rusco e il brusco !!). Chissà !
Deriva dal latino ruscus, pungitopo, si buttavano i rifiuti alimentari sotto il pungitopo per evitare che si formassero colonie di topi.
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