Pace-e-sonn'
Sarà colpa della digestione, del caldo, insomma: della stagione ma, nelle prime ore del pomeriggio non riesco a frenare una imbarazzante serie di sbadigli. Proprio lo sbadiglio nel mio dialetto viene definito con una parola composta che mi ha sempre affascinato e che la mia cara nonna ripeteva ammonendo i miei genitori: il bimbo è stanco, deve dormire, continua a fare "li Pace-e-sonn' "!
7 comments:
ssenti maa... tra un tuo Pace-e-sonn' e staltro, potresti pure spiegare qualcosina di più sul modo di dire (molto bello)... poi dice che sono gli statali, quelli lavativi... tze'
uff...tu sei il brunetta dei blog!
è da poco nata mia nipote e questa frase la sento quasi tutti i giorni.
insieme alle tipiche espressioni "oddì quant è bel sta citl" "quant sa fat gros" :) (e non mi voglio soffermare sul rincoglionimento generale)
Train of thought, benvenuta alla nipotina :)
Citl allora sarebbe bambina in abruzzese?
Bella questa geografia dialettale dell'infazia ;)
A presto :)
train - "la citl to" è sicuramente bella!
gaz - la citl è riferito ai neonati o ai bimbi ma nei primi anni di età, poi si trasforma in "bardasc'", "frechin'" o "uaglione" ecc a seconda dell'età o della provincia.
per i maschi a volte i più anziani usano "cellò" :D
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