Questo weblog è un prodotto amatoriale senza finalità di lucro. Non costituisce testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza periodicità. Non può pertanto considerarsi prodotto editoriale ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62.
Gli articoli pubblicati sono frutto di libere manifestazioni di pensiero. Le immagini e i materiali audiovisivi utilizzati provengono da ricerche condotte nel World Wide Web, e sono pertanto ritenuti di pubblico dominio. Se tuttavia si dovessero ravvisare (anche su segnalazione) involontarie violazioni del copyright, o nel caso in cui testi o immagini recassero pregiudizio a terzi, si provvederà a rimediare.
post evocativo. mi vien fatto di pensare che la lingua italiana (dialetti compresi) avrebbe potuto e dovuto riservare all'argomento dei termini meno grevi di "capezzolo" ("piccolo capo, testolina"), "cavdèl" (etimo come l'italiano) o "bichignòlo" (in veneto -orribile!- deriva da "beccuccio")... confidiamo in altri dialetti...
Domandato in giro, ma in barese non si fa vivisezione: il seno femminile è un tutt'uno.
La menne singolare, le menne plurale è il seno che ti fa sognare. Che uno dice: "Mooooo, sorte de menne!", per indicare un seno prosperoso.
A Bari c'è una latteria storica, che si chiama la Latteria Principe. Per indicare una donna con un seno importante qualcuno può anche dire: "E che tiene, la latteria principe!", e tutti capiscono.
Un po' pedofilmente, parlando di un'adolescente con un seno già sviluppato, qualcun'altro esclamerà: "Minenne minenne, tene già certe sorte de menne!".
Esiste un gusto di gelato che si chiama la spagnola, quello al fiordilatte variegato all'amarena. E' un gelato che si mette 'n mezze alle menne :-)
'n mezze alle menne è anche il luogo dove le vecchiette nascondono la pensione, sperando che lo scippatore non le aggredisca appena uscite dall'ufficio postale.
Ben più poetico è il seno che allatta il bambino, che in barese è la ninnì. Che fai, piangi, ora mamma ti da la ninnì. Davanti a tutti, senza vergogna, a meno di un fazzoletto da naso di cotone batista a coprire il seno, si nutre il piccolino che piano piano, gonfiato ad endorfine, se ne va al sonno; per questo si chiama la ninnì. Anche se i primi veri ricordi risalgono più o meno ai quattro anni, di quella ninnì ci ricordiamo tutti e per questo la ricerchiamo per tutta la vita, come luogo in cui è concentrata tutta la beatitudine.
3 comments:
post evocativo. mi vien fatto di pensare che la lingua italiana (dialetti compresi) avrebbe potuto e dovuto riservare all'argomento dei termini meno grevi di "capezzolo" ("piccolo capo, testolina"), "cavdèl" (etimo come l'italiano) o "bichignòlo" (in veneto -orribile!- deriva da "beccuccio")... confidiamo in altri dialetti...
Domandato in giro, ma in barese non si fa vivisezione: il seno femminile è un tutt'uno.
La menne singolare, le menne plurale è il seno che ti fa sognare. Che uno dice: "Mooooo, sorte de menne!", per indicare un seno prosperoso.
A Bari c'è una latteria storica, che si chiama la Latteria Principe. Per indicare una donna con un seno importante qualcuno può anche dire: "E che tiene, la latteria principe!", e tutti capiscono.
Un po' pedofilmente, parlando di un'adolescente con un seno già sviluppato, qualcun'altro esclamerà: "Minenne minenne, tene già certe sorte de menne!".
Esiste un gusto di gelato che si chiama la spagnola, quello al fiordilatte variegato all'amarena. E' un gelato che si mette 'n mezze alle menne :-)
'n mezze alle menne è anche il luogo dove le vecchiette nascondono la pensione, sperando che lo scippatore non le aggredisca appena uscite dall'ufficio postale.
Ben più poetico è il seno che allatta il bambino, che in barese è la ninnì. Che fai, piangi, ora mamma ti da la ninnì. Davanti a tutti, senza vergogna, a meno di un fazzoletto da naso di cotone batista a coprire il seno, si nutre il piccolino che piano piano, gonfiato ad endorfine, se ne va al sonno; per questo si chiama la ninnì. Anche se i primi veri ricordi risalgono più o meno ai quattro anni, di quella ninnì ci ricordiamo tutti e per questo la ricerchiamo per tutta la vita, come luogo in cui è concentrata tutta la beatitudine.
Ottimo commento, esplicativo, divertente e con verità sacrosante! :D
Posta un commento
per non commentare da anonimo: nel menù "Commenta come" è possibile inserire un nickname scegliendo "Nome/URL". Chi vuole lascia vuoto il campo "URL".