20110308

stranguglióni

Questo è quanto riportato dal "Devoto Oli":

Stranguglióne: s. m. 1) al pl. Infezione contagiosa dei cavalli; non com., denominazione popolare degli orecchioni. 2) Singulto provocato da un'ingestione di cibo troppo avida e rapida (di solito al pl.): avere gli stranguglióni; meno comune: singulto, accesso di riso.

Dalle mie parti, però, con stranguglióne/stranguglióni, si fa riferimento a un malore in senso generico che si presenta all'improvviso con esiti di gravità variabile, ma spesso fatali:

"Gli è preso uno stranguglióne (o un coccolóne) e c'è rimasto secco".

Ma la vera particolarità è che sovente lo si trasforma, da sostantivo quale originariamente è, sia in verbo riflessivo (strangugliarsi) - e conseguente participio passato/aggettivo - che in avverbio:

"Era così briaco che l'han trovo strangugliato per la via!"

"M'è girata la testa e son cascata stranguglióni in cucina!"

Dove strangugliato e stranguglióni stanno per "lungo disteso/esanime".

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