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'smarìo' si collega evidentemente a 'smarrito', perché il colore si è perso. 'smalvì' secondo me è da collegare al 'malva', colore decisamente poco intenso, come dire 'smalvito'. Sembra un po' innaturale, costruire l'aggettivo con 's-' e '-ito' (tecnicamente si dice un "composto parasintetico"), ma 'sbiadito' lo diciamo tutti, e 'sbadito' deriva da 'biado', variante di 'biavo', che è un adattamento dal provenzale 'blau' (stessa parola che, per tutt'altra via, ha dato origine a 'blu'); cioè, prendiamo un colore e, aggiungendo gli stessi elementi, creiamo una parola che ha praticamente lo stesso significato.
@ Wu Ming 1: Grazie dell'aggiornamento. :-) @ AndrSci: In effetti "smarìr" si può ricondurre sia a smarrire che stingere. Può essere. Su smalvì non mi sbilancio, lascio spazio a chi è di casa con il termine ;-)
giustissimo, i due aggettivi hanno origini completamente diverse. Comunque, nel campo semantico degli indumenti, sono sinonimi (li divide il Po come confine naturale), e a me interessava dire - come ho visto fare ad altri su altri post - qual è nel mio dialetto il sinonimo della parola proposta. Va poi detto che nel loro uso quotidiano, le parole si sganciano dall'etimo. Altrimenti, nel parlare quotidiano non dovremmo considerare sinonimi "soldi" e "denaro", perché a rigore "denaro" (in latino: "che ha numero di dieci") andrebbe usato solo per le monete da dieci centesimi e alle banconote da dieci euro :-)
@WM1 - infatti ottenere sinonimi in altri dialetti del termine postato, è un desiderata del blog... se poi scaturiscono commenti molto ben argomentati come questo tuo o quello di AndrSci, meglio ancora!
9 comments:
In ferrarese: "smalvì".
Non credo che c'entri, Robbe'.
'smarìo' si collega evidentemente a 'smarrito', perché il colore si è perso.
'smalvì' secondo me è da collegare al 'malva', colore decisamente poco intenso, come dire 'smalvito'. Sembra un po' innaturale, costruire l'aggettivo con 's-' e '-ito' (tecnicamente si dice un "composto parasintetico"), ma 'sbiadito' lo diciamo tutti, e 'sbadito' deriva da 'biado', variante di 'biavo', che è un adattamento dal provenzale 'blau' (stessa parola che, per tutt'altra via, ha dato origine a 'blu'); cioè, prendiamo un colore e, aggiungendo gli stessi elementi, creiamo una parola che ha praticamente lo stesso significato.
@ Wu Ming 1: Grazie dell'aggiornamento. :-)
@ AndrSci: In effetti "smarìr" si può ricondurre sia a smarrire che stingere. Può essere.
Su smalvì non mi sbilancio, lascio spazio a chi è di casa con il termine ;-)
in effetti quando uno si è smarìo, si è perso
@ AndrSci
giustissimo, i due aggettivi hanno origini completamente diverse. Comunque, nel campo semantico degli indumenti, sono sinonimi (li divide il Po come confine naturale), e a me interessava dire - come ho visto fare ad altri su altri post - qual è nel mio dialetto il sinonimo della parola proposta.
Va poi detto che nel loro uso quotidiano, le parole si sganciano dall'etimo. Altrimenti, nel parlare quotidiano non dovremmo considerare sinonimi "soldi" e "denaro", perché a rigore "denaro" (in latino: "che ha numero di dieci") andrebbe usato solo per le monete da dieci centesimi e alle banconote da dieci euro :-)
@WM1 - infatti ottenere sinonimi in altri dialetti del termine postato, è un desiderata del blog... se poi scaturiscono commenti molto ben argomentati come questo tuo o quello di AndrSci, meglio ancora!
Caspita ragazzi, Wu Ming 1 a Dialetticon!
@Wu Ming 1: scusa, ma sei lo scrittore del collettivo ex Luther Blisset?
Chiedo scusa. Non avevo letto i commenti precedenti. Vedo che l'autore ha già confermato di essere lui stesso medesimo. Apperò.
In estremo ponente ligure: sculuriü. Beh, il nostro è un diletto povero.
@WM1. Sì,scusa. Siccome al post precedente avevi messo un commento che c'entrava, mi son lasciato trascinare. :-)
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