si estingue la tribù dei Bo
Muore l'ultima sopravvissuta dalla tribù dei Bo delle Isole Andamane
Boa Sr aveva circa 85 anni ed è morta la scorsa settimana. Era l’unica a parlare il “bo”, una delle 10 lingue dei Grandi Andamanesi. Boa era la discendente di una delle più antiche culture della Terra; si stima infatti che il suo popolo abbia vissuto nelle Isole Andamane per almeno 65.000 anni.
Quella dei Bo era una delle 10 tribù di cui si componeva il popolo dei Grandi Andamanesi. Quando i Britannici colonizzarono le Isole, nel 1858, i Grandi Andamanesi contavano almeno 5.000 persone. Ora ne sopravvivono solo 52. La maggior parte fu uccisa dai colonizzatori o dalle malattie da essi importante.
Non riuscendo a “pacificare” le tribù con la violenza, i Britannici cercarono di “civilizzarli” catturandoli e tenendoli rinchiusi nella famigerata “Casa degli Andamani”. Dei 150 bambini nati nella Casa, nessuno ha superato l’età di due anni.
Oggi, i Grandi Andamanesi sopravvissuti dipendono largamente dal governo indiano per il cibo e le case, e fra di loro è molto diffuso l’abuso di alcool. (...)
“Da quando era rimasta la sola a parlare [il bo]” ha raccontato il linguista Anvita Abbi che la conosceva da molti anni, “Boa Sr si sentiva molto sola perchè non aveva nessuno con cui conversare… Boa Sr aveva un grande senso dell’umorismo; il suo sorriso e la sua risata fragorosa erano contagiosi.”
“Non potete immaginare il dolore e l’angoscia che provo ogni giorno nell’essere muto testimone della perdita di una cultura straordinaria e di una lingua unica.” (...)
“I Grandi Andamanesi sono stati prima massacrati, e poi quasi tutti spazzati via da politiche paternalistiche che li hanno condannati a malattie epidemiche e li hanno derubati della loro terra e della loro indipendenza” ha commentato Stephen Corry, Direttore Generale di Survival International.
“Con la morte di Boa Sr e l’estinzione della lingua bo, di una delle culture più antiche della Terra oggi ci è rimasto solo il ricordo. La perdita di Boa è un tetro monito: non dobbiamo permettere che questo accada ad altre tribù delle Isole Andamane.”
Nel video Boa Sr canta in Lingua Bo:
Boa Sr aveva circa 85 anni ed è morta la scorsa settimana. Era l’unica a parlare il “bo”, una delle 10 lingue dei Grandi Andamanesi. Boa era la discendente di una delle più antiche culture della Terra; si stima infatti che il suo popolo abbia vissuto nelle Isole Andamane per almeno 65.000 anni.
Quella dei Bo era una delle 10 tribù di cui si componeva il popolo dei Grandi Andamanesi. Quando i Britannici colonizzarono le Isole, nel 1858, i Grandi Andamanesi contavano almeno 5.000 persone. Ora ne sopravvivono solo 52. La maggior parte fu uccisa dai colonizzatori o dalle malattie da essi importante.
Non riuscendo a “pacificare” le tribù con la violenza, i Britannici cercarono di “civilizzarli” catturandoli e tenendoli rinchiusi nella famigerata “Casa degli Andamani”. Dei 150 bambini nati nella Casa, nessuno ha superato l’età di due anni.
Oggi, i Grandi Andamanesi sopravvissuti dipendono largamente dal governo indiano per il cibo e le case, e fra di loro è molto diffuso l’abuso di alcool. (...)
“Da quando era rimasta la sola a parlare [il bo]” ha raccontato il linguista Anvita Abbi che la conosceva da molti anni, “Boa Sr si sentiva molto sola perchè non aveva nessuno con cui conversare… Boa Sr aveva un grande senso dell’umorismo; il suo sorriso e la sua risata fragorosa erano contagiosi.”
“Non potete immaginare il dolore e l’angoscia che provo ogni giorno nell’essere muto testimone della perdita di una cultura straordinaria e di una lingua unica.” (...)
“I Grandi Andamanesi sono stati prima massacrati, e poi quasi tutti spazzati via da politiche paternalistiche che li hanno condannati a malattie epidemiche e li hanno derubati della loro terra e della loro indipendenza” ha commentato Stephen Corry, Direttore Generale di Survival International.
“Con la morte di Boa Sr e l’estinzione della lingua bo, di una delle culture più antiche della Terra oggi ci è rimasto solo il ricordo. La perdita di Boa è un tetro monito: non dobbiamo permettere che questo accada ad altre tribù delle Isole Andamane.”
Nel video Boa Sr canta in Lingua Bo:
3 comments:
Non ci son parole per esprimere indignazione, rabbia e tristezza insieme ...
pienamente d'accordo con te gaz... bravo em che ci hai fatto conoscere anche questa cosa: un ennesimo pezzo della cultura mondiale se ne va, senza che nessuno ci faccia caso. E dio solo lo sa quanto bisogno di cultura c'è di questi tempi
Ascolto ripetutamente questo canto, stordito dal dolore unico e particolarissimo che si prova di fronte all'etnocidio, delitto che determina una morte paradossalmente più assoluta e definitiva della scomparsa soggettiva. Il lutto che ne consegue si appesantisce infatti del senso di irreversibilità della cancellazione, che sottrae alla morte quella funzione nutritiva dell'umus da cui nasce altra vita, rendendola inderogabilmente e semplicemente 'la fine'. La ripugnanza che sucita l'operazione è talmente intensa da venire rimossa, il che permette all'umanità che appartiene al branco dominante di ripetere l'operazione ogni giorno, pressochè ad ogni latitudine, come Survival ed em, che ringrazio con tutto il cuore macerato com'è dal sentimento profondo della voce di Boa, testimoniano con impegno e sensibilità. Un' ultima cosa, perdonate lo stato d'animo. Rifletto per la prima volta in vita mia sulla memoria della Shoa e sulla giornata ad essa dedicata. Bombardatemi pure, ma con tutto l'amore ed il rispetto con cui cerco di conoscere praticamente da sempre la discendenza di Israele, non posso tollerare che questa planetaria attenzione sia riservata solo ed esclusivamente a una cultura, la quale ha subito quello che ha subito ma non corre pericoli di cancellazione, occupando nella gerarchia storica delle scritture il posto più alto e meglio documentato. Il ministro Gelmini ha tentato di rimuovere la geografia dalla scuola. Sarebbe stato un ottimo modo, le do atto, per rendere incomprensibili appelli come quelli di Survival, basati sulla nomenclatura e riconoscibilità delle regioni del mondo.
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