Ciucciuvéttela: civetta.
Si dice di persona considerata di cattivo auspicio, da cui il detto "Sciò sciò, ciucciué!" ("va via, civetta!")
La seconda "e" è muta.
Sperando in un 2013 senza "ciucciuvéttele", i membri di Dialetticon vi augurano buon anno!
Quanto mi sono simpatici i civettoni e le ciucciuvettele, con quegli occhioni ipnotici e il becco impertinente.
RispondiEliminaPensare che nell'antica Grecia erano sacri alla dea Atena e simbolo della filosofia e della saggezza.
Auguri di buon Anno!
Povera civetta, da buona gazza quale sono, hai tutta la mia simpatia :-)
RispondiEliminaBuon 2013 a tutti!
"Ciuetta" . . . qua nel sud delle Marche è la civetta e . . . quella che la Litizzetto chiama "Iolanda"! ;-)
RispondiEliminaSi capisce che ho il Festival di sottofondo??? :-)
Ciao, Fior
a cuccvesc nel mio dialetto
RispondiElimina"cuccvesc" è barese, per caso? In salentino ho sentito "cuccuvascia"; in veneto in genere è la "suìta", ma il mio bisnonno diceva "storèa", che sarebbe "astorella", da "astore", nome dato a parecchi rapaci. Pianigiani lo dà come "uccello predatore" derivato da "Asturie", da dove sembra provenisse parecchia fauna selvatica. Francamente, mi sembra più credibile Treccani che lo fa discendere da "acceptor-oris".
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