zdora (s.f.) | massaia, casalinga
(da reggitora', o reggitrice della casa)
Una semplice definizione, per la zdora emiliano-romagnola, non basta.
La tradizione contadina la mette al centro della casa, come punto di riferimento sia per la cucina che per l'amministrazione.
I tempi cambiano ma la zdora rimane sempre una figura speciale. Schietta, energica, sempre affaccendata, in grado di mettere a tavola un reggimento e di tenere banco per ore su come la sua ricetta del ragù e del ripieno dei tortellini sia quella autentica.
Numerose le varianti in tutta la regione: rezdora, rasdora, arzdoura, arzdora, zdaura.
[foto di kiki follettosa]
Sarebbe ora che la casalinga venisse pagata per l'immenso lavoro che svolge!
RispondiEliminaQui da me, Parma, si dice infatti "rezdora", con la "zeta" sibilante, praticamente una "esse". E' più massaia, governante, che semplice casalinga. Nelle case contadine patriarcali (o meglio: matriarcali), la resdora era la vecchia: madre o suocera, non la donna giovane, figlia o nuora.
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