@WM1, la nebbia è comunemente detta caigo, penso che galiverna sia un termine decisamente in disuso e comunque riferito a una nebbia molto fredda, quasi ghiacciata; potrebbe essere quindi simile al ferrarese.
@gaz, @WM1 ci metto un po' a rispondervi in quanto febbricitante... secondo le mie fonti il termine dovrebbe in qualche misura derivare da "caligo" (nebbia)+"hibernus" (agg. | invernale)... come di nebbia ghiaccia sui baffoni del pescatore che si reca in valle all'alba ;)
le avevano i posapetardi,sulle linee ferroviarie dove era presente la nebbia.. questi casellanti posavano tre petardi in prossimità dei segnali di avviso lungo le linee ferroviarie, avvertivano il macchinista del treno che avrebbe trovato dopo 1200 metri il segnale di prima categoria, magari rosso.. ne fregai una e la conservo ancora, ottone scuro e cordino intrecciato..scomparvero negli anni ottanta sul finire.. Maistretu
Dunque, dunque... Vedo che in italiano "galaverna" ha un significato molto vicino a quello che riscontravo per "galiverna" in ferrarese. http://it.wikipedia.org/wiki/Galaverna Ma chiaramente, rientrano in quest'accezione anche i baffi ghiacciati di cui sopra :-) Sulla questione etimologica, è possibile che quel "gal-" sia lo stesso di "galassia", cioè deriva dal greco "gala", che vuol dire "latte" e quindi, per estensione, "bianco".
Ci vuole il corno da nebbia.
RispondiEliminatipo così? ;)
RispondiEliminaSuona bene? :D
RispondiEliminaEh, sì, tipo questo, e Caigo ne ha trovato uno che suona proprio come me lo immaginavo io!
RispondiEliminaAaah,mi vengono in mente certi romanzi di Simenon...
Ma siete sicuri?
RispondiEliminaIn ferrarese "galiverna" è la brina. La rugiada ghiacciata.
Anche in Piemonte. Galiv
Elimina@WM1, la nebbia è comunemente detta caigo, penso che galiverna sia un termine decisamente in disuso e comunque riferito a una nebbia molto fredda, quasi ghiacciata; potrebbe essere quindi simile al ferrarese.
RispondiEliminaSentiamo che dice anche @em :-)
@ gaz, sì, ci può stare, in fondo la brina può essere considerata nebbia che si è posata sull'erba e si è congelata :-)
RispondiElimina@gaz, @WM1 ci metto un po' a rispondervi in quanto febbricitante... secondo le mie fonti il termine dovrebbe in qualche misura derivare da "caligo" (nebbia)+"hibernus" (agg. | invernale)... come di nebbia ghiaccia sui baffoni del pescatore che si reca in valle all'alba ;)
RispondiElimina@em, ti auguro di guarire presto :-)
RispondiEliminale avevano i posapetardi,sulle linee ferroviarie dove era presente la nebbia.. questi casellanti posavano tre petardi in prossimità dei segnali di avviso lungo le linee ferroviarie, avvertivano il macchinista del treno che avrebbe trovato dopo 1200 metri il segnale di prima categoria, magari rosso.. ne fregai una e la conservo ancora, ottone scuro e cordino intrecciato..scomparvero negli anni ottanta sul finire..
RispondiEliminaMaistretu
Dunque, dunque...
RispondiEliminaVedo che in italiano "galaverna" ha un significato molto vicino a quello che riscontravo per "galiverna" in ferrarese.
http://it.wikipedia.org/wiki/Galaverna
Ma chiaramente, rientrano in quest'accezione anche i baffi ghiacciati di cui sopra :-)
Sulla questione etimologica, è possibile che quel "gal-" sia lo stesso di "galassia", cioè deriva dal greco "gala", che vuol dire "latte" e quindi, per estensione, "bianco".
Mia nonna veneziana doc usava chiamare "baliverna" (con la B) una stanza gelida quando ancora non c'erano i termosifoni. "'sta camara zè 'na baiverna"
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