A San Tomàs da la bóca al nas, a Nedàl d'ön pas del gal, a la egiéta d'ön'oréta, a Sant'Antóna d'ön'ora bóna, a Sant'Agnésa d'ön'ora distésa.
Proverbio riferito all'allungarsi delle giornate dopo il solstizio d'inverno. Il giorno di San Tommaso (21 dicembre) si sono allungate pochissimo (quanto dista la bocca dal naso), a Natale un po' di più (quanto lo spazio coperto da un passo del gallo), alla Befana (la vecchietta) di un'oretta, il giorno di Sant'Antonio Abate (17 gennaio) di un'ora abbondante, il giorno di Sant'Agnese (21 gennaio) di un'ora lunga.
Che bello, quasi musicale :-)
RispondiEliminaciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
RispondiEliminaè carinissima.... grazie Ross!
RispondiEliminaLe mie fonti (nonna) confermano anche la versione Veneta del proverbio.
RispondiEliminaC'è una variante che non mi p ben chiara.
Mi dice "a pasquetta un'oretta". Ovvio che pasquetta e befana non possono coincidere, forse è solo una questione di rima (mistero).
Ad ogni modo: auguri di Buon Anno a tutto il popolo di Dialetticon! :D
@Caigo: può benissimo essere invece: la "Pasquetta di Gennaio" per alcuni è proprio la notte dell'Epifania, tra il 5 e il 6 gennaio. Forse si è diffusa la variante con l'antonomasia per la Befana perchè di più immediata comprensione.
RispondiEliminainvece mia nonna (basso mntovano) diceva: 'par santa Lösja /an cül ad göcja' ( cioè per Santa Lucia (13 dic.) le giornate iniziano impercettibilmente ad allungarsi,..letteralmente come'l'estremità di un ago', una cosa piccolissima ma cmq iniziano ad allungarsi
RispondiEliminaFantastica! Me la raccontava sempre mia mamma! Confermo "a pasqueta un'uréta" con riferimento all'epifania.
RispondiEliminaTeniamo vivi i detti dei nostri avi!!
Ma a me risulta che il paz de gal corrisponde a 5 minuti e l'oreta fosse un quadro di,ora qualcuno me lo può confermare?
RispondiEliminaBela Bela , prope bela
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