Era la donna che infilava le perle in ventagli dai lunghi aghi terminanti con sottili fili. Le collane così realizzate venivano riconsegnante al fabbricante per la successiva vendita. Questo racconto ci fa percepire lo spirito di queste donne, fiere, battagliere che nella condivisione trovavano la forza e anche la gioia di vivere.
ciao, complimenti per il blog! Rivalutare i dialetti con intenzione culturale, è accrescere le conoscenze ed evitare la dispersione di quanto di buono le tradizioni popolari hanno in serbo.
RispondiEliminagrazie
giordan
Grazie a te Giordan,
RispondiEliminanel nostro piccolo è quello che cerchiamo di fare.
Bentrovato e a presto!
Bello questo spaccato di vita, e non si parla di molti anni fa! :-)
RispondiEliminaCiao, R
Ciao Spina, qualche "impiraressa" a Venezia o Murano la trovi ancora, ma più che altro per folclore...
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